Quanti km di vasi (arterie e vene) ha il corpo umano?

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Nonostante i vasi sanguigni abbiano un calibro generalmente minimo, questi formano una rete vascolare molto estesa che trasporta circa 6 litri di sangue, che corrispondono, in media, a 1/12 del peso corporeo di un soggetto adulto. Sembra incredibile da immaginare, ma se tutti i vasi fossero messi l’uno dietro l’altro si otterrebbe una linea lunga 120.000 km che corrisponde grossomodo a 200 volte la distanza tra Roma e Milano.

Ma cos’è un vaso sanguigno?

 Per semplificare, possiamo immaginare un vaso sanguigno come un piccolo tubicino attraverso il quale scorre il sangue che si muove grazie alla spinta di una pompa, ovvero il cuore. L’insieme di questi tubicini è il sistema cardiovascolare, la cui funzione è quella di trasportare il sangue da e verso il cuore e al resto del corpo.

Un sistema di autostrade perfetto : Il sistema venoso ed arterioso

I due principali tipi di vasi sono le arterie e le vene: le arterie (eccetto le arterie polmonari) trasportano il sangue ossigenato da cuore all’organismo, viceversa le vene (eccetto le vene polmonari) trasportano il sangue deossigenato dall’organismo al cuore.
In questo contesto possiamo individuare la cosiddetta grande circolazione o circolazione sistemica, che consente la cessione di ossigeno dal sangue ai tessuti attraverso piccole diramazioni permeabili del sistema cardiovascolare, ovvero i capillari, e la piccola circolazione o circolazione polmonare, attraverso la quale il sangue privo di ossigeno e ricco di anidride carbonica torna al cuore per essere convogliato ai polmoni e quindi ossigenarsi nuovamente.
I modi per descrivere la circolazione nell’uomo non terminano qui: infatti, possiamo definirla anche doppia e completa. Doppia, in quanto costituita dai due circuiti descritti precedentemente che sono posti l’uno in successione all’altro, completa, in quanto il sangue poco ossigenato e del tutto ossigenato non si mescolano mai.

Un sistema in continuo mutamento : la palestra nel nostro corpo

I vasi sanguigni non sono perenni, ma sono in continuo cambiamento. Basti pensare ai fenomeni di vasodilatazione e di vasocostrizione in cui rispettivamente il calibro del vaso aumenta o diminuisce a seconda di diversi fattori, come ad esempio la temperatura esterna che sale o scende, oppure assunzione di alcol.
In taluni casi è anche possibile osservare la creazione di nuovi vasi, e in questo caso si parla di angiogenesi e vasculogenesi. La vasculogenesi consiste nella generazione di nuovi vasi durante lo sviluppo embrionale, mentre per angiogenesi si intende la formazione di vasi sanguigni a partire di vasi già esistenti, evento che può sussistere sia all’interno che all’esterno dell’utero materno.
Il fenomeno dell’angiogenesi può presentarsi per cause normali, o per meglio dire, fisiologiche. La crescita di un nuovo tessuto, la cicatrizzazione delle ferite, il ciclo mestruale sono eventi che necessitano della creazione di nuovi vasi che sono stati precedentemente persi.

Delle volte qualcosa non va : Neovascolarizzazione di cellule delle cellule cancerogene

Talvolta, è possibile assistere alla creazione di una nuova rete vascolare in relazione ad un evento di tipo anomalo, o patologico. E’ questo il caso della neovascolarizzazione in cellule cancerogene in cui si osserva la formazione di una rete dal pattern del tutto nuovo, fenomeno osservabile nel caso in cui venga a mancare quella regolazione che normalmente si osserva nell’organismo sano.
La crescita e la metastasi di tumori dipendono proprio da una efficace microcircolazione e per questo l’inibizione dell’angiogenesi in questi casi è da considerarsi come strategia nei trattamenti tumorali, sia nell’ambito dell’oncologia che dell’ingegneria biomedica.

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