Quando si parla di tumori della pelle, il primo pensiero corre quasi sempre al melanoma: il più temuto, il più aggressivo, quello di cui si sente parlare di più.
Eppure, esiste un altro tumore della pelle, molto più comune, che colpisce milioni di persone ogni anno: il carcinoma basocellulare (o carcinoma delle cellule basali, CBC).
Un nome poco noto, ma che merita attenzione. Perché conoscerlo significa saperlo prevenire e, quando necessario, curare tempestivamente.
Cos’è il carcinoma basocellulare? Una cellula semplice che si ribella
Il carcinoma basocellulare è un tumore che nasce da cellule chiamate cellule basali, presenti nello strato più profondo dell’epidermide. In condizioni normali, queste cellule hanno il compito di rigenerare la pelle. Ma quando subiscono danni al DNA, spesso causati dai raggi ultravioletti (UV) del sole o delle lampade abbronzanti, possono iniziare a crescere in modo incontrollato.
È così che nasce il CBC: una proliferazione anomala e silenziosa che, pur crescendo lentamente, può diventare localmente invasiva, arrivando a distruggere tessuti sottocutanei, muscoli e perfino ossa, se trascurata a lungo.
A differenza del melanoma, il CBC raramente metastatizza, ma ciò non lo rende innocuo. Può lasciare cicatrici importanti, specie se diagnosticato in ritardo.
Come si presenta?
- Un nodulo traslucido, lucido, a volte perlaceo
- Una macchia rossa o una crosta che non guarisce
- Una zona lucida, simile a una cicatrice chiara
Ogni cambiamento insolito sulla pelle va osservato con attenzione. Se persiste o si modifica, è il caso di parlarne con un dermatologo.
Quanto è comune il carcinoma basocellulare? I numeri parlano chiaro
Il carcinoma basocellulare (BCC) è, senza dubbio, la forma più comune di tumore cutaneo a livello globale — e secondo studi recenti, anche il tumore maligno più diagnosticato in assoluto.
Secondo uno studio recente pubblicato nel 2025 su Cancer Pathogenesis and Therapy, il CBC rappresenta oltre il 75% di tutti i tumori cutanei non melanoma, con un’incidenza globale in continuo aumento, soprattutto nei Paesi ad alto reddito e nelle popolazioni con pelle chiara.
I dati chiave dallo studio:
L’incidenza del CBC supera i 1.500 casi ogni 100.000 abitanti all’anno in nazioni come Australia, Nuova Zelanda e Stati Uniti, dove la popolazione è prevalentemente di fototipo I-II (pelle chiara).
È più comune in persone di età superiore ai 60 anni, ma i casi nei giovani adulti stanno aumentando, complice l’esposizione solare prolungata e le lampade UV.
Gli uomini sono più colpiti delle donne, ma in alcuni paesi europei questo divario si sta riducendo per via di cambiamenti nei comportamenti sociali legati all’esposizione al sole.
Anche in Europa (inclusa l’Italia), l’incidenza del CBC è considerata sottostimata, poiché non sempre viene registrata nei Registri Tumori nazionali, essendo classificata come neoplasia cutanea a bassa mortalità.
I tassi di incidenza sono in crescita a livello globale, in particolare tra le persone di mezza età e anziani con lunga storia di esposizione al sole.
Nonostante la sua bassa letalità, il CBC è un problema sanitario rilevante per il numero elevatissimo di casi, i costi crescenti per i sistemi sanitari e l’impatto sulla qualità della vita dei pazienti, specie nei casi recidivanti o localmente avanzati.
CBC e Melanoma: fratelli diversi, percorsi diversi
Il carcinoma basocellulare (CBC) e il melanoma sono entrambi tumori della pelle, ma si comportano in modo radicalmente diverso. Sono, per così dire, “fratelli di pelle”, ma con caratteri opposti.
Il CBC è il più diffuso: silenzioso, localizzato, lento. Il melanoma, invece, è più raro, ma anche più insidioso: può diffondersi rapidamente attraverso sangue e linfa, dando origine a metastasi in altri organi come fegato, polmoni o cervello.
Caratteristica | Carcinoma Basocellulare (CBC) | Melanoma |
Frequenza | Il più comune al mondo | Più raro |
Crescita | Lenta, progressiva | Rapida, aggressiva |
Diffusione (metastasi) | Rara | Comune |
Aspetto | Nodulo traslucido, macchia o crosta | Nevo scuro irregolare, che cambia forma |
Prognosi se precoce | Eccellente | Buona, ma dipende dallo stadio |
Trattamento | Escissione locale o terapia topica | Chirurgia, immunoterapia, target therapy |
Il melanoma si comporta come un hacker silenzioso: entra nel sistema e si diffonde senza che ce ne accorgiamo, fino a quando è troppo tardi.
Il CBC invece è come una crepa lenta nel muro: non crolla tutto subito, ma se la ignori, danneggia la struttura.Eppure, proprio perché il CBC non fa rumore, spesso viene sottovalutato. Alcuni lo scoprono solo quando è già diventato più grande, o dopo che è stato rimosso più volte nello stesso punto. È qui che entra in gioco la prevenzione e l’attenzione costante verso ogni cambiamento cutaneo.
Prevenzione: proteggere la pelle è un atto di intelligenza

La maggior parte dei carcinomi basocellulari è causata dall’esposizione ai raggi ultravioletti (UV) del sole.
Questo significa una cosa molto semplice:
si possono prevenire.
Ecco come proteggere la pelle ogni giorno:
1. Usare sempre la protezione solare (sì, anche in città!)
- Scegli una crema solare ad ampio spettro (UVA + UVB), con SPF 30 o superiore
- Applicala 30 minuti prima di uscire, e rimettila ogni 2 ore, o dopo il bagno/sudorazione
- Anche in inverno o quando è nuvoloso, i raggi UV filtrano — non dimenticarla mai
2. Evitare l’esposizione diretta nelle ore più calde
- Dalle 11:00 alle 16:00, il sole è più intenso: cerca ombra, indossa cappello e occhiali da sole
- I tessuti anti-UV sono ottimi alleati per chi lavora o pratica sport all’aperto
3. No alle lampade abbronzanti
- Le radiazioni UV artificiali danneggiano la pelle quanto (o più) di quelle naturali
4. Controlla la tua pelle
- Una volta al mese, osserva tutto il corpo, anche schiena e cuoio capelluto
- Se noti una lesione nuova, che cambia o sanguina, consulta il dermatologo
La protezione solare non è un optional: è come mettere la cintura di sicurezza alla pelle. Non previene solo rughe e macchie, ma riduce davvero il rischio di tumori cutanei, CBC in primis.
Novità dalla ricerca: il futuro della cura del carcinoma basocellulare
Negli ultimi anni, la ricerca sul carcinoma basocellulare ha compiuto importanti progressi, soprattutto per i casi più aggressivi o recidivanti. Mentre la maggior parte dei CBC si cura con l’asportazione chirurgica, sono in fase di studio nuove terapie mirate per le forme avanzate, resistenti o non operabili.
Tra le più promettenti:
- Inibitori della via di segnalazione Hedgehog, come vismodegib e sonidegib, che agiscono direttamente sul meccanismo molecolare responsabile della crescita tumorale. Questi farmaci sono già approvati per casi selezionati di CBC avanzato e rappresentano una svolta per chi non può sottoporsi a chirurgia o radioterapia.
- Terapie combinate e immunoterapia: gli studi esplorano anche l’uso combinato di farmaci mirati e immunoterapici per potenziare la risposta del sistema immunitario contro le cellule tumorali.
- Miglioramento nella diagnosi precoce: si stanno sviluppando nuove tecnologie non invasive per distinguere tra CBC e altre lesioni cutanee, rendendo più semplice e tempestiva la diagnosi anche nei primi stadi.
Queste innovazioni non solo migliorano la qualità di vita dei pazienti, ma aprono la strada a un futuro in cui il carcinoma basocellulare potrà essere affrontato in modo sempre più personalizzato ed efficace, anche nei casi complessi.
In sintesi
- Il carcinoma basocellulare è il tumore della pelle più comune, ma anche tra i meno conosciuti
- È causato principalmente dalla sovraesposizione ai raggi UV
- Cresce lentamente, ma può essere distruttivo localmente se ignorato
- Non è quasi mai mortale, ma va trattato per evitare complicazioni e recidive
- La prevenzione è semplice e potente: protezione solare, ombra, e attenzione alla propria pelle
Hai notato qualcosa di nuovo o strano sulla tua pelle? Non aspettare: rivolgiti al tuo medico o dermatologo di fiducia. La diagnosi precoce è il tuo scudo più efficace.
Articolo a cura di
Dr.ssa Francesca Favaro
Ricercatrice e science writer | Esperta in scienze cognitive e comunicazione scientifica
PhD in Medicina, esperta in divulgazione scientifica, creatrice e scrittrice di contenuti per PyDeSalud.com.
Francesca Favaro