Quali sono i benefici del sole?

Che cos’è la vitamina D?

La vitamina D, anche detta calciferolo, è una molecola liposolubile che è naturalmente presente in diversi
cibi e che può essere anche assunta sottoforma di integratore. Una caratteristica fondamentale di questa
vitamina è che può essere prodotta direttamente dal nostro organismo quando siamo esposti ai raggi
ultravioletti (UV) del sole.

Come conciliare la produzione di vitamina D attraverso l’esposizione ai raggi solari e i rischi collegati a
questa pratica?

Molte persone pensano che utilizzare una protezione solare ostacoli del tutto l’assorbimento di raggi solari
e quindi la produzione di vitamina D, ma non è così. Infatti, la protezione solare filtra solo una parte dei
raggi UV, e quelli che raggiungono la nostra pelle sono generalmente sufficienti per garantire la biosintesi
vitaminica.
Nel caso di un’esposizione troppo prolungata, la vitamina D che viene prodotta in eccesso viene
naturalmente eliminata dall’organismo, quindi è bene proteggersi dal pericoloso cancro della pelle.
I vetri delle nostre finestre non permettono il passaggio di filtri UV, quindi è necessario esporsi al sole
direttamente.

A cosa serve la vitamina D?

La vitamina D regola i livelli di calcio e fosforo nel sangue, ed è dunque fondamentale nel processo di
calcificazione ossea.

Dove troviamo la vitamina D?

La vitamina D è contenuta in diversi prodotti ittici come trota, salmone, tonno (pesci grassi), e soprattutto
nell’olio di fegato di merluzzo. Si può anche trovare in cibi come fegato, tuorlo delle uova, formaggio. Può
essere rilevata una quantità variabile di vitamina D nei funghi, i quali vengono talvolta trattati con raggi UV
per aumentare i livelli di vitamina D.
Più recentemente è iniziata la produzione di cibi che al loro interno contengono vitamina D come
supplemento. Basti pensare al latte “fortificato” il quale, per la sua peculiare struttura micellare delle
proteine e lipidi, funge da vettore perfetto per composti bioattivi, proprio come la vitamina D.

Quali sono i rischi di una carenza da vitamina D?

Osserviamo questa carenza in individui che non si espongono al sole e che allo stesso tempo non assumono
la vitamina D attraverso i cibi che naturalmente la contengono o attraverso integratori specifici, o per
abitudini nella dieta o per un mancato assorbimento dovuto a malattie renali ed epatiche.
La conseguenza di questa carenza è un indebolimento del sistema scheletrico, agendo la vitamina sulla
qualità della calcificazione delle ossa.
Abbiamo, quindi: rachitismo, nei giovani, osteomalacia, negli adulti, e osteoporosi negli anziani, soprattutto
nelle donne in menopausa. Quando inizia la menopausa, abbiamo infatti un abbassamento dei livelli di
estrogeni nel sangue che controllano l’assorbimento del calcio a livello intestinale e come conseguenza di
ciò si osserva un importante impoverimento osseo.

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