Integratori per l’inverno: sostanze naturali, vitamine B e minerali

Tabella dei Contenuti

di Alessio Acquisti

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Integratori naturali per il sostegno in inverno

Nel seguente articolo affronteremo la seconda parte sull’integrazione invernale; dopo i multivitaminici (leggi l’articolo qui) di seguito analizzeremo come propoli, echinacea, vitamine del gruppo B, ferro e zinco rappresentano valide alternative per la difesa del nostro organismo.

Queste informazioni saranno utili a contrastare le difficoltà legate alla stagione invernale.

Propoli, dal lavoro delle api alla nostra salute: evidenze e limiti

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La propoli viene utilizzata sin dall’antichità per le sue proprietà benefiche e deriva dal mescolamento di resine, cere e secreti enzimatici operato dalle api.

Le sue probabili azioni a sostegno del sistema immunitario possono essere riassunte come segue:

  • Antinfiammatoria.
  • Immunomodulatrice.
  • Antiossidante.
  • Antimicrobica.

La riduzione dei marker infiammatori, ovvero gli indicatori biologici dei livelli di infiammazione, è la modalità principale attraverso cui agisce nel nostro organismo, una recente meta-analisi datata maggio 2025 ha confermato l’attività antinfiammatoria, antiossidante ed immunomodulatrice di un’integrazione con propoli (Bahari, Hossein et al., 2025).

A causa della zona geografica d’origine e del tipo di lavorazione riscontriamo una composizione variabile, aspetto che influisce in modo significativo sulla capacità antibatterica (Pobiega et al., 2019). Dobbiamo tenere conto, quindi, delle possibili differenze di efficacia riscontrate; elemento importante sia in termini di uso integrativo che di controindicazioni ed effetti collaterali.

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Rielaborazione da: Pobiega K. et al. “Propolis — A Natural Antimicrobial Agent.” Molecules 2019;24(11):2047. [PMCID: PMC6600457].

Gli stessi studi a cui ci riferiamo hanno molte variabili da valutare e rendono evidente la necessità di ulteriori prove cliniche; a tal proposito è preferibile considerare la propoli come metodo di prevenzione e di benessere generale anziché come trattamento specifico.

Tra le più comuni controindicazioni troviamo: reazioni allergiche in soggetti sensibili alle punture d’ape o ai prodotti derivati, rallentamento della coagulazione sanguigna e lesioni del cavo orale dopo la somministrazione.

Echinacea: sostegno in inverno per le difese immunitarie

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L’echinacea è una pianta conosciuta da secoli per i suoi potenziali effetti immunitari, utili nella stagione fredda. Viene utilizzata sia sotto forma di integratori che di prodotti standardizzati fitoterapici.

Vediamo insieme le principali caratteristiche che l’hanno resa nota:

  • Antimicrobica.
  • Immunomodulatrice.
  • Riepitelizzante e cicatrizzante.

Una meta-analisi condotta su numerosi studi clinici ha confermato una riduzione di oltre il 50% del rischio di contrarre il raffreddore, oltre a una diminuzione della durata e dell’intensità dei sintomi, nei soggetti che assumevano preparati a base di Echinacea purpurea rispetto al placebo. Formulazioni a base di questa pianta si sono rivelate adatte alla prevenzione, nei bambini, di infezioni batteriche del tratto respiratorio riducendo complessivamente la necessità di antibiotici. (Ogal, Mercedes et al., 2021).

La variabilità degli estratti, anche per l’echinacea, impedisce l’attribuzione di effetti certi nei prodotti non standardizzati.
Gli studi le conferiscono un ruolo positivo nel sostenere le difese immunitarie e nel ridurre la durata di disturbi stagionali, ma l’efficacia va sempre interpretata come indicazione preventiva e di supporto, non come prova terapeutica.

L’utilizzo di prodotti derivati dall’echinacea è generalmente sicuro e privo di effetti collaterali gravi, va però evitata in pazienti con patologie autoimmuni. La sua capacità di inibire il citocromo 450, responsabile del metabolismo di alcuni farmaci, la rendono potenzialmente capace di modificare l’effetto terapeutico di alcune sostanze, quindi, si raccomanda sempre il consulto con il medico nel caso di integrazione.

Vitamine del gruppo B: energia e sostegno al metabolismo

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Il gruppo B è formato da vitamine idrosolubili, non accumulabili nel nostro organismo, da assumere mediante dieta o integratori. La loro azione è solitamente sinergica, a tal proposito le identifichiamo come complesso B piuttosto che vitamine isolate.

Queste vitamine vengono integrate attraverso carne, pesce, uova, fegato, latte e derivati, legumi e cereali integrali.

Le vitamine del gruppo B partecipano a numerosi processi vitali dell’organismo tra cui:

  • Produzione di energia.
  • Corretto funzionamento del sistema nervoso.
  • Mantenimento di pelle, capelli e tessuti.
  • Metabolismo dei carboidrati, delle proteine e dei grassi.
  • Formazione dei globuli rossi.
  • Supporto del sistema immunitario.
  • Sintesi di neurotrasmettitori e acidi nucleici.

La carenza di queste può manifestarsi con affaticamento, stanchezza, difficoltà di concentrazione, alterazioni dell’umore, irritabilità, anemia, fragilità di pelle, unghie e capelli e vulnerabilità alle problematiche stagionali.

Quando integrare con vitamine B?

Grazie ad una dieta bilanciata ed eterogenea spesso siamo in grado di soddisfare il fabbisogno giornaliero delle vitamine B; in periodi di particolare stress, stanchezza, convalescenza, intensa attività fisica o regimi alimentari specifici, di contro, potrebbe rendersi necessario ricorrere all’integrazione.

Ferro e zinco, minerali essenziali per la salute

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Questi due minerali sono decisivi per il corretto funzionamento di numerosi enzimi e per il mantenimento del sistema immunitario.

Ferro

Componente fondamentale dell’emoglobina e della mioglobina è coinvolto nel trasferimento dell’ossigeno nel nostro organismo e impiegato nella produzione del tessuto connettivo e di alcuni ormoni.

Questo minerale risulta determinante a livello immunitario; un suo deficit, analizzato su modelli di ricerca molecolare, può determinare la compromissione della proliferazione dei linfociti B, della funzionalità dei linfociti T e della risposta anticorpale (Jiang, Yuhang et al. 2019).

La carenza di ferro è una condizione abbastanza frequente e determina effetti come:

  • Anemia.
  • Stanchezza.
  • Disturbi gastrointestinali.
  • Difficoltà di memoria e concentrazione.
  • Calo delle difese immunitarie.

In gravidanza, inoltre, basse concentrazioni potrebbero incidere negativamente sul corretto sviluppo del sistema nervoso del feto.

L’assunzione di alcuni alimenti come carne, pesce, fegato, cereali, frutta secca e legumi ci aiuta a reperire il fabbisogno di questo indispensabile micronutriente.

Nei paesi in via di sviluppo livelli elevati di ferro, dovuti anche a integrazioni non controllate, potrebbero determinare una maggiore mortalità per infezioni da malaria, diarrea e tubercolosi in condizione di malnutrizione; difatti questi patogeni sembrano in grado di utilizzarlo nell’organismo per sopravvivere e proliferare (Weyh, Christopher et al., 2022).

Effetti collaterali comuni legati alla sua eccedenza includono costipazione, dolori addominali e nausea; mentre nei casi più gravi può condurre ad un avvelenamento acuto con coma, convulsioni e scompensi agli organi potenzialmente fatali.

Zinco

Questo secondo minerale è coinvolto in altre decisive funzioni del nostro organismo:

  • Partecipa al metabolismo dei carboidrati, grassi e proteine.
  • Essenziale nella divisione cellulare e nella crescita durante la gravidanza, in infanzia ed adolescenza.
  • Interviene nella sintesi del DNA e nell’espressione dei geni.
  • Aiuta nella riparazione dei tessuti, nella guarigione delle ferite e nella risposta immunitaria.
  • Necessario per il funzionamento di diversi ormoni.

Lo zinco svolge un ruolo determinante sia per la risposta immunitaria innata che per quella acquisita; studi in vivo mostrano come la carenza possa compromettere lo sviluppo, la differenziazione e l’attività dei macrofagi, ridurre la funzionalità delle cellule NK e compromettere la risposta dei linfociti B e T, aspetto che comporta una disfunzione nella produzione di citochine. In condizioni di deficit cronico, inoltre, può instaurarsi uno stato pro-infiammatorio associato ad un aumento di specifiche citochine (Bonaventura, Paola et al., 2015). Altri effetti dovuti ad una carenza di tale minerale sono: infezioni ricorrenti, perdita di capelli, diarrea e alterazioni cutanee.

Le fonti alimentari principali di zinco sono: ostriche, lievito, fegato, carne, uova, pesce, cereali, latte e derivati.

Un eccesso, al contrario, può determinare sintomi gastrointestinali, incidere sulla salute di globuli rossi e portare ad una riduzione di alcuni globuli bianchi e dei livelli di colesterolo HDL (colesterolo “buono”).

Considerazioni finali

Il periodo invernale rappresenta un momento delicato per il nostro organismo ed aiutarlo attraverso l’integrazione di tali sostanze può essere determinante.

Prenditi cura della tua salute in modo consapevole!
Segui una dieta equilibrata e, se pensi di aver bisogno di integratori o prodotti erboristici, rivolgiti sempre al tuo medico o farmacista di fiducia. Ti aiuteranno a scegliere il prodotto giusto e la posologia corretta, evitando rischi da sovradosaggio.

Bibliografia e Sitografia

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  • https://www.humanitas.it/enciclopedia/principi-attivi/fitoterapici/propoli/
  • Shah SA, Sander S, White CM, Rinaldi M, Coleman CI. Evaluation of echinacea for the prevention and treatment of the common cold: a meta-analysis. Lancet Infect Dis. 2007 Jul;7(7):473-80. doi: 10.1016/S1473-3099(07)70160-3. Erratum in: Lancet Infect Dis. 2007 Sep;7(9):580. PMID: 17597571; PMCID: PMC7106401.
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  • Ogal, Mercedes et al. “Echinacea reduces antibiotic usage in children through respiratory tract infection prevention: a randomized, blinded, controlled clinical trial.” European journal of medical research vol. 26,1 33. 8 Apr. 2021, doi:10.1186/s40001-021-00499-6
  • https://www.humanitas.it/enciclopedia/vitamine/vitamine-del-gruppo-b/
  • Hanna M, Jaqua E, Nguyen V, Clay J. B Vitamins: Functions and Uses in Medicine. Perm J. 2022 Jun 29;26(2):89-97. doi: 10.7812/TPP/21.204. Epub 2022 Jun 17. PMID: 35933667; PMCID: PMC9662251.
  • Weyh C, Krüger K, Peeling P, Castell L. The Role of Minerals in the Optimal Functioning of the Immune System. Nutrients. 2022 Feb 2;14(3):644. doi: 10.3390/nu14030644. PMID: 35277003; PMCID: PMC8840645.
  • https://www.humanitas.it/enciclopedia/sali-minerali/zinco/
  • Bonaventura P, Benedetti G, Albarède F, Miossec P. Zinc and its role in immunity and inflammation. Autoimmun Rev. 2015 Apr;14(4):277-85. doi: 10.1016/j.autrev.2014.11.008. Epub 2014 Nov 24. PMID: 25462582.

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