perchè dimentichiamo le cose e abbiamo una cattiva memoria che non aiuta con i ricordi

Memoria: perché dimentichiamo le cose?

Tabella dei Contenuti

Le 3 cause più comuni e come allenare la mente ogni giorno

I ricordi sono tra le cose più preziose in nostro possesso, ci aiutano ad evolvere e costudire contemporaneamente tutte le versioni della nostra personalità: chi siamo stati, cosa abbiamo desiderato, i concetti che abbiamo appreso. Eppure molto spesso la memoria ci tradisce, col passare del tempo iniziamo a renderci conto di aver perso dettagli ed elementi di un ricordo che, fino a poco tempo prima, risuonava nella nostra mente in maniera chiara e cristallina.

Per non parlare poi della memoria a breve termine: quante volte ci capita di entrare in una stanza con la chiara intenzione di prendere qualcosa e, una volta arrivati, di dimenticarci interamente il motivo per cui ci siamo andati? E quell’esame per cui avevamo studiato tanto, com’è possibile che tutte le nozioni finiscano nel dimenticatoio nell’istante esatto in cui ci sediamo di fronte al professore?

I motivi dietro le dimenticanze sono molteplici e, nella sede di questo scritto, analizzeremo i tre più comuni, cercando anche di capire quali abitudini implementare per circoscriverli il più possibile.

Stress, ansia e stanchezza: come influiscono sui ricordi?

Una delle prime cause dietro la perdita di memoria ha a che fare con eventuali condizioni di disagio a livello mentale e psicologico, nello specifico:

  • Stress: se ci sottoponiamo a forti condizioni di stress per un lungo periodo di tempo e in modo continuativo la nostra mente può risentirne e, insieme ad essa, la nostra memoria. Lo stress cronico, infatti, può danneggiare l’ippocampo dal quale dipende la nostra capacità di ricordare. è nella nostra corteccia prefrontale che avvengono funzioni cognitive fondamentali come il pensiero, il ragionamento e l’attenzione. Quando c’è un rilascio degli ormoni dello stress, l’amigdala viene attivata generando così una riduzione parziale o totale della corteccia prefrontale. Proprio per questo motivo, fatichiamo tanto a ricordare le nozioni apprese durante lo studio quando ci troviamo in sede d’esame, ovvero in una situazione percepita come stressante. Questa dinamica aumenta la nostra produzione di cortisolo, ovvero l’ormone dello stress, questo si attiva in momenti che il nostro cervello registra come “pericolosi” mettendoci, così, in uno stato di grande allerta. Uno dei compiti principali del cortisolo è proprio quello di far si che rimaniamo concentrati su ciò che sta accadendo in quell’esatto momento, facendo sì che tutte le nostre energie mentali vengano impiegate per affrontare la minaccia presente. Un dispendio eccessivo delle stesse va dunque a toglierci poi la “forza mentale” di ricordare, influendo così sulla memoria a breve e a lungo termine. (Per un ulteriore approfondimento, leggere anche Stress cronico: sintomi, danni e strategie per difendersi)
  • Ansia: gli stati d’ansia agiscono in maniera del tutto similare. Questi ultimi intrattengono con la memoria una relazione bidirezionale, ovvero l’ansia influisce sulla memoria rendendola più difficile a causa della distrazione e dell’eccessivo consumo di energia mentale e, allo stesso tempo, il presentarsi di vuoti di memoria può influire sullo stato d’ansia già presente e aumentarlo. Anche in questo caso, ci troviamo a produrre una quantità di cortisolo deleteria per la nostra memoria;
  • Stanchezza: la stanchezza agisce sulla memoria e la compromette perché impedisce al cervello di funzionare correttamente e, di conseguenza, di consolidare i ricordi. Quando dormiamo il nostro cervello produce le cosiddette onde delta e sono proprio queste, nella fase del sonno profondo, a determinare la formazione della memoria a lungo termine. Nello specifico, le onde delta corrispondono al momento di silenzio nello scambio di comunicazioni fra l’ippocampo e il cervello, alternato poi nuovamente da un’attività ritmica. Queste diverse frequenze potrebbero essere alla base della formazione della memoria, soprattutto considerando che, in questi apparenti momenti di quiete, alcuni neuroni sembrano restare attivi nel codificare informazioni. Questi neuroni, durante il giorno, hanno partecipato all’apprendimento di nuove informazioni legate alla memoria spaziale, che si ipotizza possa essere un meccanismo alla base del consolidamento della memoria.

Per un approfondimento sull’importanza del riposo e su quali abitudini implementare per garantirne la qualità, si rimanda ad un ulteriore articolo di approfondimento:

https://fastcura.it/blog/i-disturbi-del-sonno/: Memoria: perché dimentichiamo le cose?

Stile di vita squilibrato

Un altro elemento che può considerarsi tra i primi colpevoli di una memoria fallace è la conduzione di uno stile di vita poco equilibrato. Le cattive abitudini, infatti, possono influire sulla qualità della nostra memoria. Tra queste abbiamo:

  • Carenze nutrizionali: il nostro cervello ha bisogno di quelli che sono i nutrienti essenziali per il suo corretto funzionamento. Carenze di vitamina B12, ferro o acidi grassi Omega-3 possono causare confusione, difficoltà di concentrazione e, di conseguenza, causare problemi nella memorizzazione;
  • Scarsa attività fisica: la mancanza di esercizio fisico compromette l’ossigenazione del cervello e, dunque, il corretto sviluppo di facoltà cognitive essenziali. Durante l’attività fisica, infatti, aumenta la produzione di un ormone, l’irsina, che ha la facoltà di proteggere e sostenere la memoria;
  • Stile di vita scorretto: abitudini malsane come il fumo, l’abuso di alcool, una dieta poco equilibrata e l’eccesso di multitasking possono deteriorare la memoria e la capacità di concentrazione.

Condizioni patologiche

Ultimo, non per importanza, tra i fattori che contribuiscono ad un severo danneggiamento della memoria è la presenza di condizioni patologiche legate al deterioramento della stessa. Tra queste vi sono:

  • Depressione: la depressione, occasionalmente definita anche come “pseudodemenza” si manifesta, in alcuni casi, tramite dei sintomi che simulano dei disturbi mnemonici, anche se non si presenta alcun danno strutturale a livello cerebrale;
  • Traumi cranici: i danni al cervello causati dai traumi cranici possono portare ad una perdita di memoria più o meno grave a seconda della gravità della lesione;
  • Demenza e Alzheimer: malattie neurologiche come la demenza o l’Alzheimer vanno ad impattare proprio la memoria di coloro che le sviluppano.

Come possiamo prevenire la perdita di memoria?

Una volta determinate le cause principali dietro la perdita di memoria, rimane un’ultima domanda: che cosa possiamo fare per prevenire una simile occorrenza?

La risposta principale è già inclusa nell’elenco delle cause: per prevenire la perdita di memoria è importante seguire uno stile di vita sano, che includa lo svolgimento su base regolare di attività fisica, una dieta sana e comprensiva delle corrette dosi di frutta e verdura, un buon riposo, lo svolgimento di attività sociali e mentali che siano stimolanti e tengano attiva la parte del nostro cervello che si occupa di immagazzinare i ricordi e una equilibrata gestione di stress e ansia che parta, dunque, dalla quotidiana cura della nostra salute mentale.

Per quanto concerne, invece, quelle che sono condizioni patologiche come i danni da trauma cranici o lo sviluppo di malattie neurologiche, l’azione più efficace è quella di fidarsi del personale medico che ci ha in cura e che, sicuramente, provvederà a fornirci tutti gli strumenti disponibili ad arginare ed alleviare gli effetti che queste contingenze hanno sulla nostra memoria.

In conclusione, è fondamentale prendersi cura di se stessi se si vuole preservare la propria memoria, sia essa a breve o a lungo termine.

FAQ

Domande frequenti sulla memoria: perché dimentichiamo?

Perché ci capita di dimenticare spesso le cose più semplici?

Spesso dimentichiamo compiti o nomi perché il nostro cervello filtra le informazioni per privilegiare ciò che ritiene più importante. Lo stress e la fretta aumentano la probabilità di dimenticanza.

Quali sono le cause principali della dimenticanza?

La mancanza di attenzione, la distrazione, la stanchezza, lo stress o la sovrapposizione di ricordi portano a dimenticare. Fattori biologici come l’età e la qualità del sonno influiscono molto.

Il sonno influisce sulla memoria?

Sì, dormire poco o male compromette la formazione e il recupero dei ricordi. Durante il sonno il cervello consolida le informazioni acquisite durante la giornata.

È normale dimenticare eventi passati?

Sì, è normale. Col passare del tempo, i dettagli sbiadiscono, in particolare quelli che non riteniamo importanti o che non richiamiamo mai alla mente.

Lo stress e l’ansia possono far dimenticare le cose?

Sì, ansia e stress riducono la capacità di concentrazione, quindi riducono anche la capacità di memorizzare.

Esistono malattie che provocano perdita di memoria?

Alcune condizioni come l’Alzheimer o altre forme di demenza compromettono la memoria. Anche depressione, alcune carenze nutrizionali e problemi tiroidei possono dare sintomi simili.

La dieta ha un impatto sulla memoria?

Una dieta povera di nutrienti essenziali può indebolire la memoria. Frutta, verdura, omega-3 e tanta acqua aiutano la salute del cervello.

Come posso migliorare la mia memoria?

Curare il sonno, fare attività fisica, seguire una dieta sana e allenare la mente con letture o giochi aiuta molto. Prendere brevi pause durante lo studio o il lavoro favorisce la consolidazione delle informazioni.

Alcuni farmaci causano problemi di memoria?

Sì, certi farmaci possono creare difficoltà di concentrazione e memoria. Antidepressivi, sonniferi o ansiolitici hanno spesso questo effetto tra gli effetti collaterali.

Quando bisogna preoccuparsi delle dimenticanze?

Se la perdita di memoria peggiora, interferisce con la vita quotidiana, riguarda fatti recenti o si associa a confusione o cambi di umore, bisogna rivolgersi a un medico.

Come distinguere tra “dimenticanze normali” e segnali di un problema serio?

Dimenticare ogni tanto nomi o oggetti è normale. Se la cosa succede spesso, si perde la capacità di eseguire compiti abituali o ci si smarrisce in ambienti familiari, occorre approfondire con uno specialista.

Hai un esempio di dimenticanza che ti preoccupa? Scrivilo nei commenti per approfondire l’argomento.

Sitografia

  • Guida Psicologi: Qual è il collegamento tra stress e memoria?;
  • Macrolibrarsi: Ansia e problemi di memoria: ecco che relazione c’è;
  • Carepharm: Come sono collegati sonno e memoria?
  • Farmacia Colla: “Non ricordarsi di nulla, ricordare qualcosa, ricordare tutto”
  • Santagostino Psiche: Perché dimentichiamo le cose?
  • Manuale MSD: Perdita di memoria.

Cerca ora il professionista sanitario a Domicilio su Fastcura!

Cerca ora il professionista a domicilio nel tuo territorio!

Troviamo gratuitamente noi per te il professionista ideale!

Contattaci su Whatsapp!

Inserisci i dati richiesti e specifica cosa cerchi e troveremo per te gratuitamente il professionista sanitario a domicilio. Aprirai direttamente una chat su Whatsapp con un nostro consulente!